Chi ha un cane lo sa: ogni gesto, ogni movimento, ogni piccolo comportamento può voler dire qualcosa. Eppure, tra tutti, ce n’è uno che spesso viene frainteso: lo sbadiglio. Per noi umani è un gesto legato alla stanchezza, alla noia o al bisogno di ossigeno. Per i cani, invece, lo sbadiglio è molto più di un semplice segnale di sonno: è un vero e proprio messaggio, un piccolo frammento del loro linguaggio del corpo, che può raccontare emozioni profonde, stati d’animo complessi, e talvolta anche richieste d’aiuto.
Un gesto che calma
Lo sbadiglio nei cani è spesso un segnale calmante, un comportamento che il cane mette in atto per gestire una situazione che percepisce come stressante, troppo intensa o confusa. Viene usato per calmare sé stesso, ma anche per comunicare all’altro – cane o umano che sia – che non ha intenzioni aggressive, che ha bisogno di una pausa, o che si sente un po’ sopraffatto. Questo gesto, così apparentemente innocuo, può essere la chiave per capire quando il nostro cane si sente a disagio, impaurito, o semplicemente bisognoso di rallentare.
Quando succede, e perché
I contesti in cui lo sbadiglio compare, infatti, sono spesso rivelatori. Accade, ad esempio, durante una visita dal veterinario, quando il cane è sul tavolo, apparentemente tranquillo, ma poi inizia a sbadigliare ripetutamente. Non è sonno: è tensione. Succede anche durante le sessioni di addestramento troppo lunghe o pressanti, quando il cane cerca un modo per alleggerire la pressione emotiva. Oppure quando ci avviciniamo troppo con un’energia intensa, magari con un abbraccio improvviso o un bacio sul muso: il cane sbadiglia per dire “fermiamoci un attimo, per me è troppo”.
Anche durante le passeggiate può capitare di osservare il cane sbadigliare: magari dopo un incontro con un altro cane particolarmente esuberante, o all’ingresso di un luogo molto rumoroso. In questi casi, lo sbadiglio è un tentativo di auto-regolazione: un modo per scaricare l’ansia o prevenire una reazione impulsiva. È importante saperlo leggere nel contesto giusto, senza forzare interpretazioni troppo umane, ma nemmeno liquidandolo come gesto irrilevante.
Linguaggio del corpo: un’arte da osservare
Il linguaggio del corpo del cane è fatto proprio di questi piccoli segnali. Oltre allo sbadiglio, ne esistono molti altri che rientrano nei cosiddetti segnali di calma: distogliere lo sguardo, leccarsi il naso, girare la testa di lato, camminare lentamente, annusare il terreno in modo apparentemente casuale. Tutti modi per comunicare che si preferisce evitare un conflitto, o che ci si sente sopraffatti.
In questo senso, imparare a osservare questi segnali è un atto di rispetto. Significa uscire dalla logica del comando e dell’obbedienza e iniziare a costruire una relazione basata sull’ascolto reciproco. Quando un cane sbadiglia durante un nostro rimprovero, ad esempio, non sta prendendoci in giro né mostrando disinteresse: sta probabilmente cercando di mantenere la calma, di evitare che la tensione salga. Se invece ignoriamo quel gesto, potremmo alimentare ancora di più il suo disagio, generando reazioni indesiderate.
Anche tra cani lo sbadiglio comunica
Anche nelle relazioni tra cani, lo sbadiglio ha un ruolo di primo piano. Due cani che si stanno conoscendo possono usare lo sbadiglio per allentare la tensione, come invito a non esagerare, a mantenere un’interazione tranquilla. Se uno dei due lo ignora, è più facile che il gioco si trasformi in qualcosa di meno piacevole. Se invece entrambi rispondono con segnali di calma, il linguaggio diventa un dialogo e la comunicazione si fa armoniosa.
Non sempre è stress: il contesto è tutto
Naturalmente, ci sono momenti in cui il cane sbadiglia perché ha davvero sonno, e questo non va escluso. Il segreto è sempre nel contesto. Se sbadiglia mentre si sdraia nella sua cuccia dopo una giornata intensa, allora sì: è stanco. Ma se sbadiglia mentre lo stiamo guardando fisso negli occhi, mentre gli infiliamo il guinzaglio con troppa foga, o durante una visita in un luogo sconosciuto, il significato è ben diverso.
Ascoltare, osservare, rispettare
Osservare, ascoltare, non forzare: sono questi i gesti che rendono più serena la convivenza con il nostro cane. E tutto parte da un piccolo sbadiglio. Che non è mai solo un piccolo sbadiglio.