Vita da cuccia… anche in viaggio! Consigli per spostarsi in serenità con il tuo cane

Viaggiare con il proprio cane è un’esperienza bellissima, ma può trasformarsi in fonte di stress se non si pianifica tutto con attenzione. Ogni cane è diverso: c’è chi sale in auto con entusiasmo, chi si sente spaesato, chi mal sopporta il caldo o i rumori forti. L’obiettivo? Trasformare ogni spostamento, breve o lungo, in un’estensione della quotidiana “vita da cuccia”: fatta di sicurezza, comfort e serenità.

Spesso i cani percepiscono che qualcosa sta per cambiare ancor prima che la valigia sia chiusa. Annusano l’aria, osservano i movimenti, e capiscono che il loro piccolo mondo sta per essere scosso. Coinvolgerli nei preparativi, senza escluderli, è già un modo per rassicurarli. Lascia che vedano la valigia, inserisci tra i bagagli un oggetto con il loro odore, e se possibile mantieni la routine dei giorni precedenti.

Prima della partenza, è sempre utile fare un check dal veterinario per controllare che tutto sia in ordine: microchip, vaccini, documenti e, se si va all’estero, anche passaporto europeo e profilassi richieste. Un’assicurazione sanitaria per animali può essere una buona scelta, specialmente se la destinazione è lontana o poco familiare.

In auto, è obbligatorio garantire la sicurezza del cane: trasportino fissato o cintura di sicurezza con pettorina. Niente pasti abbondanti prima della partenza, e pause regolari ogni due ore per acqua e movimento. Mai lasciarlo solo in macchina, anche con i finestrini abbassati. Se viaggi in treno, informati sulle regole delle diverse compagnie: alcuni cani viaggiano gratis nel trasportino, altri richiedono biglietto, guinzaglio e museruola. Meglio scegliere orari meno affollati e portare con sé qualcosa da masticare per farlo rilassare. In aereo, le regole cambiano da compagnia a compagnia. I cani sotto i 10 kg (trasportino incluso) possono viaggiare in cabina, gli altri devono andare in stiva. È importante abituarli per tempo al trasportino e scegliere voli diretti, con compagnie che abbiano esperienza nel trasporto animali. Anche i traghetti hanno regole diverse: informati sulla possibilità di accedere a cabine pet-friendly o di stare con il cane sui ponti.

La scelta della struttura è fondamentale. Non basta che sia “pet friendly” per etichetta: leggi le recensioni, verifica che i cani siano davvero benvenuti e che ci siano spazi adatti. Alcuni hotel offrono servizi extra come aree sgambamento, dog sitter, perfino menù dedicati. In case vacanza o appartamenti, porta con te il suo cuscino, le ciotole abituali, la coperta del divano: piccoli riferimenti che fanno sentire a casa anche in un luogo nuovo.

Durante il soggiorno, prova a mantenere una certa routine: orari dei pasti, momenti di riposo e passeggiate regolari. Il cane troverà stabilità anche in un ambiente diverso. In escursione o in città, usa sempre il guinzaglio finché non sei sicuro che l’ambiente sia sicuro e tranquillo. Meglio un collare con medaglietta e, in viaggio, anche un AirTag o localizzatore GPS: in caso di smarrimento, ogni minuto è prezioso.

Se si tratta di spiagge, attenzione alla sabbia rovente. In montagna, ricorda che anche i cani possono soffrire il freddo o il caldo, e che i polpastrelli possono ferirsi su ghiaia e rocce. Porta con te una piccola scorta: ciotola richiudibile, acqua fresca, snack, qualche traversina, salviettine umidificate, sacchetti igienici e un gioco antistress. E se dovesse succedere qualcosa? Una pinzetta per le zecche, disinfettante delicato e un contatto veterinario locale possono fare la differenza.

Infine, non dimentichiamolo: non tutti i cani amano viaggiare. Alcuni si stressano, perdono l’appetito, diventano irrequieti. In quei casi, la soluzione migliore può essere lasciare il cane a casa con qualcuno di fiducia, o trovare una pensione che conosce già. Non è un fallimento, è un gesto d’amore.

Per tutti gli altri, invece, viaggiare è un’occasione straordinaria: per annusare nuovi sentieri, fare nuove esperienze, rafforzare il legame con chi amano. Perché la vera cuccia, alla fine, non è un luogo fisico. È lo spazio sicuro che si crea quando si sta insieme.

 

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